"Il profumo del gusto" - Università Campus Bio-Medico

Il progetto AromaFinder che vede come protagonista un'eccellenza agroalimentare tipica del Lazio, il prosciutto di Bassiano, nasce per migliorare un aspetto tipico della maturazione del prosciutto di Bassiano grazie all'integrazione e all'interazione con l'azienda produttrice. L'università, infatti, ha messo a disposizione un comitato Università-Impresa con l'obiettivo di mantenere legata la formazione universitaria con quelle che sono le problematiche del mondo aziendale. A confermarlo è Maurizio Martena, del prosciuttificio di Bassiano, ILSAP. «È importante per me testimoniare quanto sia importante il rapporto tra impresa ed enti universitari in questo periodo di grande crisi economica, e soprattutto in Italia, un Paese dove non c'è molta ricchezza di materie prime. Penso che sia proprio l'innovazione la chiave per poter essere competitivi in un mercato globale stringente».


Il prosciutto di Bassiano oltre ad essere prezioso a livello culturale, lo è anche dal punto di vista nutrizionale. «Come è ben noto – sottolinea Chiara Fanali -, il prosciutto fornisce un apporto di nutrienti che è lo stesso di quelli della carne, costituendone una valida alternativa. È rappresentato dal 50% circa di acqua, e da due classi di macronutrienti: le proteine (27%), ad alto valore biologico così come tutte le proteine di origine animale e di rapida digeribilità, e dai lipidi (19%) la cui composizione è fortemente dipendente dall'alimentazione dell'animale. Tra i minerali troviamo potassio e fosforo, ma il prosciutto rappresenta anche una buona fonte di ferro e zinco, insieme a magnesio e selenio oltre ad alti livelli del discusso cloruro di sodio».

 

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